Fabrizio Piombo: "esplosione del colore"

 

Domenica 17 Luglio 2005 il Centro Studi Pietro Ivaldi – il Muto e la Confraternita di San Giacomo Maggiore di Toleto hanno organizzato, nei locali di quest’ultima, una personale dell’artista genovese Fabrizio Piombo. L'esposizione, allestita dall’art director Mauro Ivaldi, con buon successo di pubblico, rappresenta il naturale proseguimento del programma artistico culturale di valorizzazione del territorio portato avanti dalla Confraternita di San Giacomo e dal Centro Studi Pietro Ivaldi, con la collaborazione del Comune di Ponzone. La mostra ha avuto la gradita presenza del presidente della Comunità Montana “Suol d’Aleramo” Giampiero Nani, dell’assessore all’agricoltura Piero Moretti, del Sindaco di Ponzone, Gildo Giardini, degli assessori Anna Maria Assandri e Paola Ricci.

Piombo, che nel 1992 ha conseguito il premio Coppa Kursaal e nel 2001 il premio Lanterna d’Argento, dipinge e crea sculture da quasi vent’anni, ha allestito diverse mostre personali ed ha partecipato a molte mostre collettive, tutte dislocate nel triangolo geografico che va da Genova a Savona a Alessandria.

La pittura di Piombo nasce dall’ansietà di una continua elaborazione, ed è fatta di felicità cromatica, dello splendore delle sue luci, tale da suscitare un’impressione di immagine immediata e fluente.

Una calda sensualità dà alle sue immagini vitalità, ed esse parlano con urgenza attraverso i sensi.

Sono soprattutto il vigore, la genialità, la sorprendente tensione coloristica che si impongono nei quadri di Piombo. Nelle sue immagini vivono, splendono, formicolano le sue preziose e turgide alchimie. Piombo conosce l’arte di far vibrare gli impasti, gli accordi tonali e il gioco dei timbri in modo che ne emani una luce autonoma: come se vi fosse acceso nell’interno un lume, o la materia possedesse una carica fosforescente. Ma l’artista mostra anche un preciso interesse per la scultura, attraverso la creazione di vasi, piatti, anfore, come se attraverso il procedimento plastico egli volesse recuperare più direttamente e concretamente quella forma di cui avverte l’esigenza, in contrasto con l’esplosione cromatica dei suoi quadri. La fattura plastica di Piombo è senza artifici di sorta, pulita e scoperta, senza sbavature epidermiche, quasi a voler ribadire che le sculture altro non sono se non invenzioni che devono vivere di luce piena e assolata.

Il buon successo di pubblico e critica ha fatto si che la mostra sia stata prorogata sino a sabato 23 Luglio.

 

 



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